MARRACASH - NOI, LORO,GLI ALTRI | RECENSIONE
- dariobriganti2
- 10 dic 2021
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 21 dic 2021
"Riesco ad immaginarmi più la fine del mondo che la fine della differenza sociale che vedo tra noi e loro" (Marracash-Loro)
Una barra che racchiude sconforto, delusione e forse un amara accettazione di una realtà contro la quale il rapper di origini marocchine si sta scontrando da diversi anni a questa parte. La citazione che ho voluto sottolineare si trova nel pezzo "Loro", opening track del nuovo album di Fabio Rizzo a.k.a. Marracash intitolato "Noi, Loro, Gli Altri" e pubblicato il 19 novembre 2021 sotto la produzione di Island Records.
Il disco esce quasi due anni dopo un progetto monumentale ed incisivo come "Persona" ed ha per questo l'enorme peso sulle spalle di non deludere le aspettative.
Ed è proprio con "Persona" che Marracash ha realmente portato quel connubio tra arte e psicanalisi che hanno elevato la figura del rapper non esclusivamente a quella di un liricista innovativo ma anche a quella di un artista in grado di rendere la propria introspezione uno spunto di riflessione e di critica.
Dopo due anni di pandemia, il "King Del Rap" decide di uscire di nuovo allo scoperto cercando di portare al grande pubblico la sua visione e la sua consapevolezza di ciò che ha vissuto ed appreso negli anni.

un disco diretto e senza filtri
Il disco si presenta con quattordici brani dalla durata complessiva di 42 minuti di ascolto che risultano comunque molto piacevoli e per nulla stucchevoli.
Le prime due tracce, ovvero Loro e Pagliaccio, sono letteralmente una manata in faccia che ti fanno capire alla perfezione dove il rapper voglia andare a parare. Due brani molto hip-hop prodotti in maniera eccellente da un impeccabile Marz (geniale la scelta dei campioni utilizzati) nei quali Marra esprime nella maniera più cruda ed aggressiva il suo disprezzo e rammarico per una società che persegue valori futili e una scena rap che manca di credibilità e originalità.
Non poteva mancare ovviamente la traccia con Guè, intitolata ∞Love, che resta impressa soprattutto per l'ennesimo campione di livello scelto da Marz ovvero Infinity dei Guru Josh.
Da qui in poi per quanto riguarda le produzioni, in parallelo con le tematiche dei brani, Marracash decide di spostarsi verso un pop di livello mischiato ad influenze hip-hop molto conscious fino ad arrivare a sfumature anche disco e funky come in Gli altri (Giorni Stupidi).
Dalla presenza di Calcutta fino a quella di Blanco, Marra ha voluto dimostrare come si possa portare un genere più mainstream all'interno di un album rap senza perdere assolutamente nulla a livello di contenuti. L'ennesima conferma che il sig.Rizzo sia maturato completamente a livello artistico e personale e abbia una consapevolezza tale da poter espandere la sua concezione musicale abbracciando anche un tipo di produzione differente da quella che il genere di cui fa parte gli impone.
Nonostante ciò, rimane ovviamente chiave i ruolo della produzione rap che accompagna i brani più personali come la magnifica Dubbi e le tracce più hard e "autocelebrative" come Cosplayer o Cliffhanger.
Da sottolineare anche la presenza di due skit che rimandano inevitabilmente agli album hip- hop anni 90' (e menomale aggiungerei) nei quali troviamo la presenza dell'immortale Fabri Fibra e un altro campionamento, questa volta della traccia Misanthropulsar di Dumbo Gets Mad.
più personale di "persona"

L'introspezione, la voglia di mettersi a nudo e di fare autocritica e il desiderio di sentirsi sereni e realizzati erano i temi cardine di "Persona" e distinguevano il disco da qualsiasi altro progetto del rapper siciliano.
Nonostante ciò, Noi, Loro, Gli altri, riesce nella sorprendente impresa di essere più toccante ed introspettivo del progetto precedente.
A differenza di "Persona" però, in questo disco Marrcash appare decisamente più consapevole di se stesso e della società che lo circonda quando affronta determinate tematiche.
Oltre alla ricorrente sensazione di sconforto che il rapper prova nei confronti del periodo storico nel quale sta vivendo, l'artista parla in maniera del tutto matura e consapevole dell'ormai conclusa relazione con Elodie. Il rapporto del rapper con la cantante romana si rivela una vera e propria influenza ed ispirazione per la composizione del disco e dai brani sembra che abbia rappresentato una sorta di via d'uscita dalle problematiche personali che Marrcash ha riscontrato nel corso degli ultimi anni. Nonostante questa relazione sia ormai giunta al termine, dal disco traspare che Marra ne abbia tratto solo i lati positivi e che sia stato un rapporto di crescita e maturazione per entrambi le persone.
"Una laurea ad Honorem, a te che sei la più forte" (Marracash-Laurea Ad Honorem)
Non mancano comunque tracce che incarnano maggiormente le sensazioni di smarrimento ed incertezza che trovavamo in “Persona” come ad esempio Dubbi, Io e Noi.
Delle vere e proprie sedute di psicanalisi nelle quali però si evince ancora una volta vome Marra sia cresciuto psicologicamente e sia in grado di affrontare con più serenità determinate situazioni che la vita gli pone davanti.
Merita sicuramente una menzione speciale la traccia Cosplayer nella quale il rapper denuncia e prende apertamente le distanze da diverse tematiche e personalità della società odierna che secondo lui sono lo specchio di una generazione che è priva di valori e che cerca costantemente di distruggere il prossimo. Critica in maniera esplicita un mondo nel quale tutti vogliono sentirsi diversi perseguendo ideali estremi ed inconsciamente perdono di vista la propria reale identità.
"Oggi che tutti lottiamo cosi tanto per difendere le nostre identità, abbiamo perso di vista quella collettiva" (Marracash-Cosplayer)
Inoltre per capire al meglio il concetto che il disco vuole trasmettere bisognerebbe analizzare le tre parole chiave con le quali è stato intitolato: noi, loro e gli altri.
L'artista si sente "forte" di essere fuori da una determinata categoria di persone che decidono di omologarsi a ciò che la società gli impone. Allo stesso tempo, la sua appartenenza al "noi", ovvero la scelta di esprimere la propria identità reale, porta con se tutte le fragilità e le problematiche del caso.
Per Marracash le concezioni di "Loro" ma soprattuto degli "altri" rappresentano una specie di resa nei confronti del mondo che ci circonda e quindi un inconsapevole oppressione del vero e naturale essere.
MARRACASH NON è MAI BANALE
Noi, Loro, Gli Altri è più di una semplice idea. Ci troviamo davanti ad un vero e proprio "diario di psicanalisi" che da vita, insieme alla musica, ad una forma di arte contemporanea pura e senza filtri.
Musicalmente è meno ricercato rispetto a "Persona" ma questo è dovuto al semplice fatto che a prevalere sono sempre di più i contenuti e l'introspezione.
Ancora una volta Fabio Rizzo ha deciso che bisognava portare in alto il nome della scena Italiana, ripulendola da tutta la sporcizia che quotidianamente il mercato musicale ci rifila.
Voto: 9/10
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